Lavori autorizzati e non

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Lavori autorizzati e non

Quando si pensa di ristrutturare casa ci si trova davanti al classico grande dilemma:

“Dovrò presentare una pratica presso il comune o potrò svolgere i lavori senza alcuna comunicazione? Dovrò rivolgermi ad un tecnico?”

Il D.lgs. 126 del 30/06/2016, conosciuto come Decreto Scia 2, prova a fare ordine tra permessi ed autorizzazioni in tema di lavori edilizi, distinguendo le diverse tipologie di intervento:

  1. Manutenzione Ordinaria
  2. Manutenzione Straordinaria
  3. Interventi di restauro e di risanamento conservativo
  4. Interventi di ristrutturazione edilizia
  5. Interventi di nuova costruzione
  6. Interventi di ristrutturazione urbanistica.

Le categorie subordinate a comunicazione o autorizzazione prevedono l’obbligo di nomina di un tecnico abilitato (Architetto o Ingegnere), che asseveri la legittimità sia dell’esistente che delle opere da eseguire:

  1. Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, CILA
  2. Segnalazione Certificata di Attività edilizia, SCIA
  3. Segnalazione Certificata di Inizio Attività in alternativa al Permesso di Costruire, SCIAPDC
  4. Permesso di Costruire PDC

Andremo ad indagare in particolar modo le prime due categorie nelle quali ricadono la maggior parte delle opere necessarie nel caso di ristrutturazione di un appartamento privato.

Manutenzione Ordinaria – Edilizia Libera

Fatti salvi gli edifici vincolati, per i quali necessita il Nulla Osta dei vari enti, come ad esempio la Soprintendenza ai beni culturali ed architettonici, tutti i lavori che ricadono nella categoria Manutenzione Ordinaria sono da ritenersi in Edilizia Libera, ovvero senza obbligo di una comunicazione o una autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale.

Il glossario dell’Edilizia libera fornisce un elenco non esaustivo delle principali opere:

  • Riparazione o Sostituzione dei pavimenti interni ed esterni, comprese le guaine e sottofondi;
  • Tinteggiatura delle pareti interne ed esterne, compreso rifacimento degli intonaci;
  • Riparazione o Sostituzione di elementi decorativi delle facciate, delle gronde e dei pluviali;
  • Riparazione o Sostituzione dei rivestimenti interni ed esterni;
  • Riparazione o Sostituzione di porte interne, infissi esterni o di inferiate;
  • Riparazione o Sostituzione di Parapetti, ringhiere e scale d’arredo;
  • Installazione o riparazione di Antenne e Parabole;
  • Installazione o Sostituzione dei sanitari anche per eliminazione delle barriere architettoniche;
  • Installazione o riparazione di Tende, Pergotende, Copertura leggera d’arredo, Gazebo e Pergolati di piccole dimensioni non stabilmente infissi al suolo;
  • Installazione riparazione o realizzazione di montascale e di rampe per l’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • Riparazione, Sostituzione o rinnovamento (messa a norma) di ascensori;
  • Efficientamento e riparazione di impianto elettrico, idrico, riscaldamento, gas, condizionamento e climatizzazione. ( per questa tipologia di intervento non è necessaria la richiesta di autorizzazione ma è obbligatorio il rilascio della certificazione di conformità da parte dell’installatore a fine lavori).

Manutenzione Straordinaria – Edilizia in regime autorizzativo

La Manutenzione Straordinaria si divide in:

Leggera (CILA):

  • Spostamento di pareti interne;
  • Apertura di porte interne;
  • Realizzazione ed integrazione di servizi igienico sanitari;
  • Sostituzione porte e infissi esterni con modifica del materiale o tipologia di infisso;
  • Installazione di canne fumarie;
  • Frazionamenti ed Accorpamenti di unità immobiliari;
  • Cambio di destinazione d’uso all’interno della stessa categoria.

Sempre che:

  • non interessino parti strutturali dell’edificio;
  • non modifichino i prospetti e la sagoma dell’edificio;
  • non alterino la volumetria complessiva.

Pesante (SCIA):

tutti gli interventi al precedente elenco che interessino parti strutturali

  • Cerchiatura di una porta o di una finestra su muro portante;
  • Realizzazione di un solaio;
  • Rifacimento del tetto;
  • Consolidamento delle fondazioni, dei pilastri o delle travi;
  • Cambio di destinazione d’uso.

In conclusione, una nota relativa alla possibilità di accedere alle varie detrazioni fiscali (Bonus Ristrutturazione,  Ecobonus, Bonus mobili, Sismabonus, etc.).

Per accedere alle detrazioni vanno conservati ed inviati alla agenzia delle entrate in caso di verifica:

  • il titolo abilitativo (CILA, SCIA, PDC)
  • la notifica preliminare alla asl (nei casi previsti dalla legge)
  • tutte le fatture legate agli interventi;
  • tutte le ricevute di pagamento effettuato tramite bonifico parlante.

I lavori in Edilizia Libera danno diritto ad accedere alle agevolazioni solo producendo in alternativa alla pratica edilizia:

  • una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui indicare la data di inizio lavori
  • l’attestazione che gli interventi rientrano tra gli agevolabili;

Nel caso in cui i lavori vengono effettuati in proprio si possono detrarre solo le fatture relative all’acquisto dei materiali.

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