I Nostri Servizi

Servizi per privati, aziende e professionisti

Sostegno alla genitorialità

Il sostegno alla genitorialità è un intervento psicologico che ha lo scopo di aiutare i genitori ad affrontare il loro ruolo, promuovendo una buona consapevolezza del loro compito educativo e delle  difficoltà che potrebbero incontrare, rafforzando le loro competenze genitoriali.

Essere genitori significa dover assolvere a compiti diversificati e adottare modalità di comunicazione e  interazione che si evolvono in base al contesto di riferimento e all’età dei figli: è necessario dunque rivisitare in maniera funzionale il proprio stile educativo, per migliorare le relazioni familiari.

Nei momenti di difficoltà o di tensione a livello familiare, o nelle diverse fasi del ciclo di vita ( nascita dei figli, svincolo, adolescenza ecc.) i colloqui di sostegno alla genitorialità permettono di supportare i genitori in qualità di protagonisti attivi del percorso di crescita dei loro figli, rafforzando le competenze genitoriali, migliorando lo stile comunicativo e la capacità di gestire il conflitto.

Consulenza alle aziende

Forte della pluridecennale esperienza maturata sul campo, i professionisti di Legaledifiducia.it sono in grado di offrire, anche per le aziende, un ventaglio di servizi legali tale da abbracciare i diversi ambiti del diritto.

Oltre all’assistenza giudiziale in materia penale, offre una consulenza per le aziende ritagliate sulle specifiche esigenze di ciascuna azienda in base all’ambito operativo delle stesse.

L’equipe di professionisti (avvocati e consulenti) è in grado di dare consulenza e assistenza in diritto civile, commerciale, immobiliare, del lavoro, amministrativo.

Ciascuna delle materie sopra citate ha le sue specificità, e per ciascuna di esse Legaledifiducia.it propone assistenza e consulenza specifica.

In ambito di diritto civile ci occupiamo di consulenza stragiudiziale e assistenza giudiziale a 360 gradi, dal recupero crediti alla contrattualistica, controversie in materia di interpretazione dei contratti commerciali.

Per quanto attiene al diritto commerciale forniamo ai nostri clienti la professionalità di avvocati e consulenti (anche esterni) in diritto societario e cooperativo, in materia fiscale e tributaria e gestione del personale (ad es. buste paga e conteggi).

Quanto al diritto del lavoro, Legaledifiducia.it può contare sulla competenza di avvocati giuslavoristi formatisi in rinomati studi romani specializzati in diritto del lavoro con esperienza pluridecennale. La nostra assistenza e consulenza avrà ad oggetto lo studio delle forme contrattuali per dipendenti e/o collaboratori più adeguate alle esigenze aziendali (tenuto conto delle dimensioni aziendali e del suo volume d’affari) alla luce della normative applicabili nel tempo. Consulenza stragiudiziale al fine di evitare il contenzioso e assistenza giudiziale nel caso di contenzioso in Tribunale.

L’ambito immobiliare è rivolto principalmente ad aziende che operano in tale settore (società immobiliari, ditte edili che si occupano di ristrutturazioni), e che possono trovarsi a dover risolvere problematiche anche inerenti il diritto amministrativo in caso di impugnazione di delibere di enti pubblici come dinieghi e costruire.

I nostri professionisti di diritto amministrativo, saranno utili anche alle società, anche cooperative, che operano principalmente con gli enti pubblici attraverso la partecipazione a gare d’appalto o bandi pubblici.

Le nostre proposte sono tante perché molte sono le esigenze delle diverse aziende che operano sul mercato romano e italiano, ciascuna con la sua peculiarità.

Prendete contatti con i nostri professionisti per un appuntamento per discutere “vis a vì” il profilo di consulenza/assistenza che fa più al caso vostro.

Patrocinio Legale

Patrocinio Legale dinanzi alle Corti d’Appello ed ai Tribunali dei Distretti di:

  • Roma (Tribunali di Rieti, Tivoli, Civitavecchia, Velletri)
  • Reggio Calabria (Tribunali di Reggio Calabria, Vibo e Cosenza)
  • Catanzaro
  • Caltanissetta
  • Catania

Domiciliazioni

Domiciliazioni nei giudizi dinanzi al Consiglio di Stato e TAR di Roma, alla Cassazione, alla Corte dei Conti, al Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche (TRAP) e al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (TSAP).

Consiglio di Stato e TAR: istruzioni per il PAT

Il Processo Amministrativo Telematico è in vigore dinanzi al Consiglio di Stato e ai Tribunali Amministrativi Regionali per tutti i ricorsi iscritti dal 1 gennaio 2017.

Attualmente quindi per poter esercitare il patrocinio in materia amministrativa occorre essere dotati di una firma digitale pades (firma pdf da non confondere con la firma cades del processo civile telematico) su smart card, business key o otp e ovviamente della casella di posta elettronica certificata.

Istruzioni per l’uso del PAT: confrontandoci anche nei convegni specializzati con colleghi e consiglieri riteniamo ad oggi che la modalità più corretta nel processo amministrativo telematica sia la seguente:

  1. l’atto introduttivo del ricorso debba nascere in formato digitale (su documento word e poi convertito in pdf) ed essere sottoscritto digitalmente con firma pdf prima di essere notificato.
  2. Se la notifica del ricorso può essere eseguita a mezzo pec andrà compilata una relata di notifica apposita e l’atto, già firmato digitalmente, sarà allegato con essa al messaggio pec ed inviato sull’indirizzo ufficiale di posta elettronica certificato dell’ente. (attenzione però ad indicare il pubblico registro dal quale lo si è tratto e a non mettere l’INDICE IPA ma il PPAA Registro Pubbliche Amministrazioni).
  3. Se invece la notifica dell’atto introduttivo deve essere fatta in altro modo (via ufficiale giudiziario o a mezzo posta in caso di avvenuta autorizzazione del competente Consiglio dell’Ordine) si può stampare il ricorso digitale con attestazione della firma pdf e attestarne la conformità all’originale digitale in calce.
  4. Per depositare il ricorso va compilato il modulo deposito pec scaricabile dal sito di giustizia amministrativa ( link https://www.giustizia-amministrativa.it) e seguire le istruzioni, inserendo i documenti richiesti.
  5. Considerate che il modulo si anima di campi progressivamente con la compilazione, ragione per la quale va necessariamente compilato dall’inizio alla fine e non in ordine sparso!
  6. Il ricorso che va allegato come atto introduttivo non è quello notificato, ma quello creato e sottoscritto digitalmente all’inizio dell’iter.
  7. Il ricorso notificato può essere allegato quando il modulo lo consente (dopo la parte dell’inserimento dei convenuti e delle notifiche).
  8. I documenti che si depositano solo firmati sono: ricorso, istanza fissazione udienza, foliario
  9. I documenti che vanno asseverati e firmati sono: la procura alle liti, il provvedimento impugnato, il contributo unificato, il ricorso notificato o le singole relate di notifica. La formula di asseverazione, che si introduce andando sul comando “compila e firma” del menu’ del documento pdf è la seguente:

CONSIGLIO DI STATO/TAR

Il sottoscritto Avv…           quale difensore di….

ATTESTA

che la copia informatica allegata contenente la prova dell’avvenuta notifica/della procura/del provvedimento impugnato e’ conforme all’originale cartaceo dal quale e’ estratta

 

  1. Successivamente al deposito andranno depositate le copie di cortesia (due copie) con indicazione del protocollo del deposito dell’atto e con l’attestazione di conformità all’originale telematico che è la seguente:

 

ASSEVERAZIONE DI CONFORMITA’

Il sottoscritto avvocato (CF ) difensore di           attesta che la presente copia cartacea dell’istanza di fissazione dell’udienza/del ricorso è conforme all’originale informatico depositato telematicamente in data       nel fascicolo R.G. …… del Consiglio di Stato/Tar

Roma, data

Avv.

Di seguito vi indichiamo il link di un blog che può risultare utile per conoscere gli ultimi orientamenti giurisprudenziali sul processo telematico amministrativo.

https://processoamministrativotelematico.wordpress.com

E’ il giudice di legittimità di ultima istanza delle sentenze emesse dalla magistratura ordinaria.

Il ricorso in Cassazione civile, dopo essere stato notificato, va necessariamente iscritto a ruolo in maniera cartacea. Il fascicolo va integralmente legato in quest’ordine: ricorso completo di notifiche anche telematiche (o controricorso e a seguire ricorso passivo), copia autentica del provvedimento impugnato, istanza di trasmissione del fascicolo della Corte d’Appello o Tribunale se è un ricorso diretto.

A seguire vanno legati (con lo scotch va benissimo) i fascicoli dei  precedenti gradi di giudizio (non è obbligatorio allegarli ma comunque indispensabile ogniqualvolta le difese di legittimità implichino un riferimento alle precedenti difese). Vanno compilate due note di iscrizione a ruolo cartacee.

Oltre al contributo unificato raddoppiato rispetto al primo grado di giudizio (vedi la tabella aggiornata del contributo unificato per la Cassazione)(link DOC. 1)per ricorsi e controricorsi con ricorso incidentale va pagata la tassa di registrazione atti anticipata nella misura forfetaria di euro 200,00, oltre alla marca di iscrizione di 27,00 euro.

Volendo seguire il Protocollo siglato Protocollo tra CNF e Primo Presidente della Cassazione, non obbligatorio ma solo fortemente consigliato, andranno indicati in esordio, oltre alle indicazioni sulle parti, sugli avvocati -serve necessariamente l’indicazione della pec- e sul provvedimento impugnato, il valore della controversia, l’oggetto della domanda, il valore del ricorso ed una sintesi delle questioni di diritto. Inoltre andrebbe preparato un fascicoletto completo dei documenti richiamati nel ricorso per una più agevole consultazione da parte della Corte.

QUI il testo del Protocollo (link. DOC. 2)

Per scaricare i moduli di iscrizione a ruolo ma anche la giurisprudenza più significativa delle varie sezioni o delle Sezioni Unite (ci sono anche ottimi quaderni monotematici a cura dell’Ufficio del massimario) si può andare direttamente sul sito della Cassazione.

http://www.cortedicassazione.it/corte-di-cassazione/

Successivamente al deposito dell’atto principale (ricorso o controricorso) si possono depositare memorie -nel caso di udienza pubblica- sino a 5 giorni prima dell’udienza.

Istruzioni per l’uso: il processo civile in Cassazione

In Cassazione il processo non è ancora telematico. Non possiamo né iscrivere a ruolo ricorsi e controricorsi, né depositare o ritirare memorie via web. Tuttavia è possibile consultare dal Polisweb il numero del ricorso e le informazioni essenziale (sostanzialmente la sola data dell’udienza). Le notifiche degli avvisi di fissazione udienza e di pubblicazione della sentenza sono ormai fatte dalla cancelleria a mezzo PEC. Una volta definito il giudizio il fascicolo cartaceo va ritirato entro tre anni dall’archivio (che ormai lo consegna senza tempi di attesa) per evitare che vada al macero.

E’ uno dei pochi Tribunali speciali rimasti.

In primo grado giudica di controversie in materie di acque pubbliche  (controversie relative alle acque pubbliche sotterranee e per quelle concernenti la ricerca, l’estrazione e l’utilizzazione delle acque sotterranee nei comprensori soggetti a tutela sempre che le controversie interessino la pubblica amministrazione. Ai sensi dell’art. 142 T.U. acque, delle controversie intorno alla demanialità delle acque, circa i limiti dei corsi o bacini loro alvei e sponde; controversie aventi ad oggetto qualunque diritto relativo alle derivazioni e utilizzazioni di acqua pubblica; controversie riguardanti la occupazione totale o parziale, permanente o temporanea di fondi e le conseguenti indennità; controversie per risarcimenti di danni dipendenti da qualunque opera eseguita dalla pubblica amministrazione; ricorsi previsti dagli artt. 25 e 29 del T.U. pesca. Le controversie più comuni sono quelle legate al risarcimento dei danni conseguenti ad esondazione di fiumi o altri corsi d’acqua)

Il TRAP di Roma è competente per i distretti delle Corti d’appello di Ancona, L’Aquila, Perugia e Roma (Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio).

Il TSAP è l’organo competente in grado di appello per tutti i Tribunali Regionali delle Acque d’Italia e in più quale organo di giurisdizione amministrativa ha cognizione diretta sui ricorsi per incompetenza, per eccesso di potere e per violazione di legge avverso i provvedimenti presi dalla amministrazione in materia di acque pubbliche, sui ricorsi, anche per il merito, contro i provvedimenti dell’autorità amministrativa indicati nell’art. 217 T.U. acque riguardanti l’esecuzione di opere idrauliche e nell’art. 221 in tema di contravvenzioni che alterino lo stato delle cose, nonché contro i provvedimenti adottati dall’autorità amministrativa in materia di regime delle acque pubbliche ed infine sui ricorsi in materia di diritti esclusivi di pesca.

Contro le decisioni pronunciate in grado di appello dal Tribunale superiore delle acque pubbliche è ammesso il ricorso alle sezioni unite della Corte di cassazione (art. 200 T.U. n. 1775/1933) per incompetenza o eccesso di potere;  per violazione o falsa applicazione di legge ; ovvero (art. 360 ult. c. c.p.c.) per  difetto di giurisdizione o per vizio di motivazione.

Nei casi di annullamento per violazione di legge o vizio di motivazione, la causa è rinviata allo stesso Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche il quale deve conformarsi alla decisione della Corte di cassazione sul punto di diritto sul quale essa ha pronunciato.

Contro le decisioni del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche nelle materie contemplate nell’art. 143 è ammesso il ricorso alle Sezioni Unite della Corte di cassazione soltanto per difetto di giurisdizione.

Il rito del Tribunale delle Acque Pubbliche è ancora disciplinato dal REGIO DECRETO 11 DICEMBRE 1933, N. 1775 (link doc. 3)

Perché affidarsi a legale di fiducia nella domiciliazione:

perché svolgiamo questo lavoro con attenzione, meticolosità e passione. Inoltre l’ampia esperienza accumulata dai nostri professionisti in materia di domiciliazioni si unisce all’interesse per i nuovi strumenti telematici dei quali dobbiamo avvalerci, in riferimento ai quali curiamo un aggiornamento continuo.  In più la presenza di  professionisti specializzati in diversi settori del diritto consente di poter garantire una presenza qualificata e preparata in udienza.

Mediazione Familiare:

Cos’è la Mediazione Familiare?
La Mediazione Familiare (MF), secondo la definizione della Società Italiana di Mediatori Familiari S.I.Me.F., è un percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione, al divorzio o alla rottura della coppia a qualsiasi titolo costituita. E’ un percorso rivolto a promuovere e sostenere la genitorialità favorendo la ripresa del dialogo e la
ricerca di accordi condivisi.
La mediazione familiare può essere definita come un intervento volto a riaprire o facilitare i canali comunicativi affinché la coppia elabori, in prima persona, accordi soddisfacenti per se stessi e per i propri figli.
Nella mediazione la coppia ha uno scambio di emozioni in un racconto che si cerca di mantenere pacato grazie alla presenza di un terzo, che consente di ripercorrere la loro storia con una riflessione nuova su quanto è accaduto così da fare spazio all’attuazione di processi trasformativi.
Il percorso di mediazione familiare si basa sul riconoscimento della capacità di ognuno di uscire dallo schema difensivo e/o aggressivo in cui si trova per arrivare a comprendere i bisogni dell’altro e ad accoglierli in sintonia con i propri.

Chi è il mediatore familiare?
Il Mediatore Familiare è un professionista qualificato che si adopera, quale figura terza, affinché i genitori (nella fase di riorganizzazione delle relazioni familiari a seguito della cessazione del rapporto di coppia) raggiungano in prima persona accordi direttamente negoziati, rispetto a bisogni e interessi da loro stessi definiti, con particolare attenzione ai propri figli e al fine del mantenimento della comune responsabilità genitoriale.
Il mediatore, equi-vicino e terzo rispetto alle parti, ne rispecchia la sofferenza nella disputa per permettere un cambiamento della loro relazione, li comprende ma non si sostituisce a loro.
Egli, ascoltando empaticamente le parti e favorendo il loro reciproco ascolto empatico, fa si che non vengano eluse le sofferenze di ciascuno, ma che siano aiutate ad affrontarle senza essere censurati e giudicati, né tenterà di fornire interpretazioni particolari ai loro vissuti e comportamenti.

Quali sono vantaggi della mediazione familiare?
La Mediazione Familiare permette di vivere costruttivamente le loro conflittualità e di riorganizzare la vita post separazione, divorzio o rottura, ritrovando benessere e serenità. I genitori saranno tali per sempre, anche se non potranno più essere coppia.
Per mezzo della mediazione familiare si acquista una nuova capacità di comunicare attraverso la quale si potrà godere di una gestione costruttiva e serena dei rapporti.
I soggetti coinvolti potranno valorizzare le proprie funzioni genitoriali ed i figli vedranno finalmente accolte le proprie istanze emotive. Attraverso la mediazione familiare, le relazioni familiari saranno trasformate e non spezzate: sarà possibile guardare al futuro con una prospettiva più positiva e ricca di speranza.

In quali casi è possibile applicare la mediazione familiare?
E’ possibile intraprendere un percorso in mediazione familiare per le coppie che abbiano deciso di separarsi o di divorziare, per quelle che si siano già separate e debbano rivedere i loro rapporti patrimoniali, sul mantenimento o sull’affidamento dei figli nell’ottica di imparare a comunicare in maniera costruttiva ed efficace (non è mai tardi!) sia per le coppie che non sanno se
farlo. La mediazione familiare è adatta e auspicabile anche per le famiglie che stanno vivendo problematiche che non riescono a gestire e a superare autonomamente (mediazione coniugale) ma hanno bisogno di un aiuto che le supporti nella nuova definizione di un assetto familiare sereno.

Quanto dura la mediazione familiare?
La mediazione familiare ha una durata limitata nel tempo (8/12 sedute), orientativamente una ogni quindici giorni, tanti quanti siano necessari a gestire e a superare costruttivamente e serenamente le problematiche familiari. Prevede un primo colloquio informativo con la coppia o con i singoli genitori per chiarire gli obiettivi nonché per spiegare la figura del mediatore familiare, la sua terzietà, imparzialità ed equivicinanza rispetto alle parti, l’assenza di ogni qualsivoglia giudizio da parte sua e il dovere di segretezza delle parti e del mediatore (che non potrà mai essere chiamato a testimoniare in un eventuale procedimento giudiziario) rispetto ai contenuti degli incontri.
Al primo colloquio segue una fase di valutazione degli ostacoli e delle risorse a disposizione della coppia al fine di valutare l’idoneità al percorso di mediazione familiare o eventualmente avviare la coppia ad altro tipo di intervento più idoneo. Alla fase di valutazione seguirà l’avvio del percorso di mediazione familiare o in alternativa, qualora la coppia necessiti di un orientamento motivazionale verso la MF, una fase di premediazione. Il tutto sempre limitato nell’arco temporale degli 8/10 incontri.

E’ possibile interrompere il percorso di mediazione intrapreso?
Il percorso di Mediazione Familiare può essere interrotto in ogni momento. Al fine però di evitare tali interruzioni, che possono essere percepite come un ulteriore fallimento, la fase informativa è utile per determinarsi ad affrontare o meno il percorso della mediazione familiare.

In quale settore del diritto di famiglia ha ricevuto maggiori richieste in veste di mediatore familiare?
Nelle separazioni, nei divorzi, nella gestione dell’affidamento dei minori e in relativa agli aspetti patrimoniali e/o al mantenimento.

Quali sono i costi della Mediazione Familiare?
Il costo del servizio è di 80 Euro a seduta (40 Euro a coniuge)

Terapia di coppia

La terapia di coppia è una modalità di supporto psicologico che aiuta le coppie che vivono una crisi coniugale e sperimentano un malessere che non riescono a superare, nonostante i tentativi messi in atto da entrambi per risolvere i problemi. La terapia centrata sulla coppia promuove una migliore comprensione reciproca, che permette di creare nuove strategie comunicative , finalizzate al raggiungimento di un nuovo equilibrio, offrendo spunti di riflessione anche ai singoli partner.

L’obiettivo della terapia di coppia è quello di fornire un modo alternativo di interpretare i comportamenti propri e del partner, con possibilità di decidere se è necessario (e se ritengono opportuno) attivare dei cambiamenti nel loro rapporto, e di conseguenza impegnarsi a farlo, con l’aiuto del terapeuta. È un percorso orientato a superare la crisi, oppure che permette di giungere alla conclusione che la soluzione migliore è quella di separarsi, elaborando il “lutto” della fine della storia e della progettualità condivisa negli anni.

Le sedute possono avere cadenza settimanale o quindicinale, alle quali sono presenti entrambi i partner. Nel caso in cui entrambi i partner necessitassero di un intervento individuale, potranno essere presi in carico da due terapeuti, che integreranno il lavoro sulla coppia con sedute quindicinali di co-terapia, alle quali parteciperanno entrambi i terapeuti insieme ai loro pazienti.

Psicoterapia

La psicoterapia è un percorso di tipo introspettivo,  finalizzato al superamento di quegli impedimenti interni di ordine psicologico che non permettono all’individuo di utilizzare al meglio le proprie risorse interne e di esprimere pienamente l’autenticità del sé, inficiando la qualità della vita.

E’ indubbiamente riduttivo pensare alla psicoterapia esclusivamente come un intervento per trattare il disagio psicologico: si tratta invece anche di un percorso che permette di aumentare la consapevolezza di sé, delle proprie modalità relazionali e dei propri blocchi emotivi che impediscono la completa espressione delle proprie potenzialità. La psicoterapia permette di riconoscere i conflitti interiori e di  imparare a gestirli, orientandosi verso un cambiamento che si configura come un’opportunità di crescita personale.

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