Siamo in crisi, chi sta con i bambini a Natale?
Si avvicinano le festività natalizie e molte coppie in crisi, non ancora separate legalmente, si chiedono come gestire i figli minori durante la pausa scolastica.
Il consiglio è, innanzitutto, di trovare soluzioni organizzative che non comportino continui spostamenti per i figli nel caso in cui uno dei due genitori si sia già allontanato dalla casa coniugale.
Occorre, in ogni caso, valutare anche l’età dei figli. I bambini in tenera età, tendenzialmente, è preferibile che rimangano a dormire nella casa familiare e che vengano portati di volta in volta a pranzo o a cena dai rispettivi parenti. Durante le festività natalizie, così come in quelle Pasquali, infatti, si applica di solito il criterio dell’alternanza che prevede che i figli stiano la sera della vigilia con un genitore ed il pranzo del 25 dicembre con l’altro, nonché la notte del 31 dicembre con uno ed il pranzo del 1 gennaio con l’altro. Secondo questo criterio di anno in anno i due genitori si alternano, pertanto, il genitore che ha trascorso la vigilia con i figli l’anno precedente, starà con loro il 25 dicembre e viceversa.
Se i figli sono in età scolare, a partire dai 6 anni, si può pensare anche di far trascorrere una parte delle vacanze natalizie con il padre e una parte con la madre, sempre nel rispetto del criterio dell’alternanza. Questa soluzione è sicuramente quella più utile se i due genitori non vivono nella stessa città.. Per coloro che invece vivono nella stessa città ma propendono per tale soluzione, si consiglia comunque di alternarsi nei giorni di festa.
Se la crisi non è ancora conclamata vi consigliamo di tenere unita la famiglia durante le festività e di approfittare del clima natalizio per pensare ai buoni propositi per l’anno nuovo.
Tra questi potrebbe esserci, perché no, quello di iniziare un percorso di terapia di coppia o familiare che potrebbe aiutarvi a risolvere la crisi o ad affrontarla con una diversa consapevolezza, attenuando la conflittualità che inevitabilmente si accende anche per questioni banali.